Il Cashback di Natale che promette di restituire 150€ è sicuramente l’argomento del momento. Dall’8 dicembre 2020 è ufficialmente iniziata questa nuova avventura.
Facciamo un breve passo indietro e cerchiamo di spiegare in cosa consiste questa interessante possibilità che il nostro governo ha pensato di lanciare in questo difficile periodo.
In cosa consiste?
Il cashback di Natale prevede la restituzione del 10% di quanto speso per tutti gli acquisti che vengono eseguiti con mezzi di pagamento digitali (carta di credito, carta di debito, bancomat). Il rimborso che verrà accreditato direttamente sul nostro conto corrente è pari al 10% di ogni spesa che andremo a effettuare in questo lasso di tempo, con un rimborso massimo di 15€ per ogni singolo acquisto fino a un massimo di 150€ in questo periodo.

Allo stato attuale il cashback riguarda solo il mese di dicembre, ma viste le molteplici difficoltà (di cui vi parleremo più avanti), non si esclude di prolungarlo fino al 6 gennaio. Importante sottolineare che non ci sono limiti di spesa e limitazioni particolari. Unica nota dolente è che gli acquisti dovranno essere effettuati presso un negozio fisico e non in modalità online.
Ovviamente potete comprare molteplici tipologie di prodotti, dalla semplice spesa per la famiglia, la colazione al bar, pranzi al ristorante, il maglione per vostra figlia o più semplicemente il parrucchiere di vostra moglie. Il bonus maturato a dicembre verrà restituito entro il mese di febbraio 2021.
Perché non online?
Beh, la risposta è piuttosto semplice. Il Cashback di Natale è pensato per aiutare tutte quelle attività commerciali che hanno maggiormente risentito della crisi causa COVID-19, quindi escludere le multinazionali che vendono online ci sembra una scelta più che congrua.
L’unica cosa che poteva essere migliorata, come anticipato in precedenza, consiste nella possibilità di fare una distinzione per determinate vendite online. Il piccolo commerciante che, con tanta fatica, ha avviato il suo store proprio per cercare di vendere qualcosa anche durante i periodi di lockdown, si ritrova fortemente penalizzato.

Facciamo un paio di esempi pratici…
Il Signor Carlo che ci legge da Vigevano vorrebbe tanto comprare sul nostro fantastico store il suo nuovo e fiammante barbecue Weber in offerta ma purtroppo non può farlo.
E se volessimo comprare quella forma di formaggio fresco che tutti gli anni acquistiamo al caseificio di Sorano (GR) per natale? Anche in questo caso non posso farlo. Intendiamoci… “non possiamo farlo” significa semplicemente che non possiamo usufruire del cashback, l’acquisto online può tranquillamente essere eseguito.
Questa cosa, a modestissimo parere di chi scrive queste righe, è una forte limitazione, specie se pensiamo che ci sono i divieti di spostamento tra le regioni. Ma guardiamo avanti e vediamo come è possibile aderire a questa iniziativa.
Cosa bisogna fare per aderire?
Anche in questo caso il discorso è piuttosto semplice… o almeno dovrebbe esserlo. Come prima cosa dovete avere uno SPID. Non sapete di cosa stiamo parlando? Bene, è il caso di documentarsi perché questa tipologia di credenziali saranno ESSENZIALI nei prossimi anni, quindi informatevi e cercate di ottenerne uno al più presto.

Se non avete lo SPID potete tranquillamente usare una CIE (carta d’identità elettronica). Fatto questo scaricate l’App IO sul vostro smartphone. Non è strettamente necessario ma diciamo che è lo strumento più veloce. In alternativa potete comunicare i dati per il pagamento e quelli personali all’esercente, ma vi consigliamo di non contare troppo su questa alternativa.
Torniamo a IO e vediamo cosa dobbiamo fare. Dopo esserci registrati è necessario inserire la nostra forma di pagamento (quindi i dati della carta di credito, del bancomat o qualsiasi altra carta che avete) e anche il nostro codice IBAN per ricevere il bonus a febbraio. Semplice no? Beh, diciamo che in questi giorni si registrano diverse difficoltà per la registrazione dei mezzi di pagamento. L’App ha avuto molteplici aggiornamenti (sia per iOS che per Android) atti a risolvere questi problemi, ma il grande flusso di gente che cerca di registrarsi contemporaneamente crea qualche “rallentamento”.
Fatto questo potete iniziare a fare acquisti e accumulare bonus utile al raggiungimento del tetto massimo di 150€.
Ma il governo vuole spiarmi?
Come sempre la verità sta nel mezzo. Diciamo che il provvedimento serve principalmente per rilanciare la nostra economia in questo periodo natalizio. Una sorta di incentivo a spendere per riattivare il sistema.

Inutile nascondere che in questo modo si riesca ad avere un quadro preciso di come gli italiani spendono il loro denaro, magari anche combattendo l’evasione fiscale e garantendo maggiori entrate all’erario.
E finito il Natale?
Niente paura, partirà il supercashback. Ma questa è un’altra storia e ne parleremo sicuramente più avanti.