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Fase 2 in edilizia. Come il Covid-19 cambierà il nostro lavoro

In questi giorni, in cui il Covid-19 è protagonista, si fa un gran parlare di questa fantomatica fase 2. In molti si affrettano a fare previsioni e ipotizzare eventuali scenari futuri più o meno veritieri. Sicuramente avrete letto qualcosa anche voi e avete iniziato a ragionare su questo argomento. Proviamoci insieme.

Fase 2: Di cosa si tratta?

Tecnicamente, stando alle parole dei nostri politici, dovrebbe essere il passaggio tra la fase di completo lockdown (quarantena o fase attuale) a quella di maggiore “normalità”.

Come avrete sicuramente notato abbiamo inserito la parola normalità tra virgolette, questo perché pensiamo che sia difficile usare quella parola in questo specifico momento storico. Senza voler essere necessariamente pessimisti, avrete sicuramente capito anche voi che nei prossimi mesi ci troveremo ancora a combattere con questo “mostro a tre teste” che risponde al nome di Covid-19.

Mettendo in secondo piano quello che concerne le nostre abitudini sociali, concentriamoci su quello che potrebbe riguardare la nostra attività lavorativa.

Covid-19 e lavoro

Vi ricordate quelle belle giornate iniziate alle 06:30 di mattina con il caffè al bar con i vostri dipendenti/colleghi? Tutti insieme appassionatamente al bancone del bar a parlare della partita della vostra squadra preferita, magari sbeffeggiando il collega che tifava per la squadra avversaria… ecco, tutto questo difficilmente accadrà in questa fase.

Bar, ristoranti e luoghi di aggregazione riapriranno successivamente. Poco male direte voi, l’importante è lavorare. Vero, l’economia deve ripartire e può farlo solo grazie al nostro lavoro. Ma come andremo a lavorare nei prossimi mesi? Iniziate a prendere confidenza con un acronimo che dovreste già aver avuto modo di imparare: DPI.

DPI sta per Dispositivi di Protezione Individuali. Per i “normali” cittadini parliamo di guanti e mascherina, per noi professionisti del settore il discorso è decisamente diverso. Normalmente già abbiamo una certa confidenza con questi dispositivi, se poi associamo anche caschi, occhiali e tappi/cuffie per le orecchie il discorso si complica maggiormente.

Immaginate solo per un secondo di dover effettuare dei lavori di carpenteria con mascherina, e tutti gli alti dispositivi di sicurezza che normalmente si usano in cantiere. Inizialmente non sarà facile ma è necessario prendere confidenza con tutto questo. Possiamo ipotizzare che aumenterà anche il grado di attenzione verso la sanificazione degli ambienti lavorativi. Come sanificare un’area di cantiere non sarà sicuramente un’impresa facile, ma in qualche modo si farà.

Verranno, sicuramente, introdotti anche dei gel disinfettanti da usare a intervalli regolari, ma quello che più preoccupa è il lavoro simultaneo. Chi è stato in cantiere sa benissimo che spesso è volentieri è necessario effettuare determinati lavori in due o più persone. Come si possono mantenere le giuste distanze di sicurezza in questo modo? Bel problema, ma anche in questa circostanza sarà necessario trovare una soluzione.

La prima difesa siamo noi

Proprio così. Tutti i DPI ci faciliteranno sicuramente le cose, ma il primo scudo verso il Covid-19 dobbiamo essere noi. Dobbiamo metterci bene in testa che non si potrà più stringere la mano di un collega, si dovrà fare attenzione quando si lavora vicini, usare solo ed esclusivamente i propri attrezzi. Sarà anche necessario evitare di effettuare la pausa pranzo troppo vicini, un vero e proprio momento di aggregazione, utile anche per fare team, che purtroppo andrà via via scemando.

Necessario aumentare anche la cura della propria persona e del proprio equipaggiamento, procedure che già prima di questa emergenza erano fondamentali e che siamo certi che già applicavate con estremo successo.

Dobbiamo comprendere in modo chiaro e definitivo che il mondo sta cambiando e che noi dobbiamo necessariamente seguire questo cambiamento. Non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia. Non c’è Fase 2 o successive che tenga.

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