L’emergenza Coronavirus (o Covid-19) ha inevitabilmente cambiato il nostro modo di vivere. Vuoi per la quarantena che stiamo vivendo, vuoi per le inevitabili distanze sociali, la nostra vita e anche il rapporto con gli altri è forzatamente cambiato.
Basta semplicemente aprire la finestra di casa per renderci conto che la società che conoscevamo è cambiata. Con essa sono cambiate anche le persone e le nostre abitudini. Il primo segno tangibile di cambiamento delle persone è dato dalla presenza di “accessori” che prima non avevano. Ovviamente siamo forzatamente ironici e ci riferiamo a guanti e mascherine che sono diventati gli accessori più “gettonati” in questa triste vicenda.
Se per i primi possiamo dire relativamente poco perché si riescono a reperire facilmente e quasi tutti sono validi, per le mascherine possiamo tranquillamente aprire un “mondo”. Inizialmente si erano creati due schieramenti: il primo includeva persone favorevoli al loro utilizzo mentre nel secondo trovavamo persone fortemente contrarie. Nelle ultime settimane il buon senso ha prevalso e quasi tutte le persone si sono dotate di mascherine.
Ma servono veramente?
Alla luce di quanto detto in precedenza, alcune regioni hanno reso obbligatorio l’utilizzo di questi dispositivi di protezione individuali (i famosi DPI che avrete sicuramente sentito in qualche telegiornale) se le persone vogliono uscire di casa per andare a lavorare o fare la spesa.

C’è da dire che allo stato attuale non è semplicissimo reperirle, anche se rispetto i primissimi giorni la situazione è nettamente migliorata. Purtroppo non tutte le mascherine sono uguali e non tutte proteggono allo stesso modo, proprio per questo abbiamo deciso di scrivere questo articolo per aiutarvi nella scelta.
Quale mascherina scegliere?
Iniziamo subito dicendo che non basta portare la mascherina per essere immuni dal contagio da Coronavirus. La mascherina aiuta ma bisogna necessariamente saperla indossare e curare. Vediamo più da vicino quali mascherine sono presenti sul mercato e quali sono quelle più adatte alle vostre esigenze.
mascherine chirurgiche
Proprio come dice il nome sono mascherine che vengono utilizzate in ambito chirurgico o medico. Generalmente sono formate da due o tre strati di tessuto sintetico realizzato con fibre di poliestere o similari.
Queste mascherine hanno un potere filtrante estremamente elevato (95% più o meno) verso l’esterno. Cosa significa? Significa che servono per preservare gli altri in caso di una nostra eventuale positività. In poche parole, se siamo malati, impediscono ad altre persone di ammalarsi.

E per tutelare la nostra salute? Sono praticamente inutili visto che il loro potere filtrante, dall’esterno verso l’interno, è pari al 20% circa. Praticamente in caso di eventuale contatto con persona infetta siamo poco tutelati. Questa tipologia di mascherina è usa e getta e non può e non deve essere riutilizzata o lavata.
mascherine FFP senza valvola
A differenza delle precedenti, sono pensate per ambienti lavorativi di tipo industriale. La loro particolarità è di avere un elevato potere filtrante per polveri, batteri, fumi, vapori e ovviamente virus. In poche parole garantiscono un grado di protezione dall’esterno verso l’interno estremamente elevato. Il grado di protezione cambia a seconda della tipologia di mascherina, ma in alcuni casi arrivano a filtrare particelle fino a 10 micron di diametro.
Vediamo più da vicino le varie categorie FFP:
FFP1 dall’esterno verso l’interno e dall’interno verso l’esterno 72% circa
FFP2 dall’esterno verso l’interno e viceversa circa il 92%
FFP3 rappresentano il grado di protezione massimo sia verso l’esterno che verso l’interno (98% circa).

Queste mascherine, rispetto a quelle chirurgiche, aderiscono meglio al volto, proprio per questo uno dei loro maggiori difetti è rappresentato dalla difficoltà nel respirare. Di questa tipologia di mascherina esiste anche un’altra variante… ovviamente parliamo di quelle con valvola.
mascherine FFP con valvola
Sostanzialmente identiche alle FFP senza valvola per quanto concerne l’aspetto esteriore, eccezion fatta per la presenza di una vistosa valvola anteriore. Questa valvola consente a chi indossa la mascherina di respirare decisamente meglio a discapito della protezione verso l’esterno.
Chiariamo meglio questo aspetto:
FFP1 protezione al 72% per l’esterno verso l’interno, 20% dall’interno verso l’esterno.
FFP2 protezione al 92% per l’esterno verso l’interno, 20% dall’interno verso l’esterno.
FFP3 protezione al 98% per l’esterno verso l’interno, 20% dall’interno verso l’esterno.

Quasi superfluo sottolineare che queste mascherine ci proteggono (con diversi gradi di protezione) verso eventuali contagi esterni, ma non tutelano altre persone in caso di una nostra positività.
Altre differenza estremamente importante con quelle chirurgiche è data dalla possibilità di poterle riutilizzare. Basta seguire qualche accorgimento.
Come preservare le mascherine FFP?
Il primo aspetto da considerare è ovviamente quello visivo. Se la vostra mascherina è logora, sporca o fatiscente è giunta l’ora di cambiarla. Ricordate sempre che bisogna smaltirle (mai gettarle per terra insieme ai guanti) dopo averle inserite in un sacchetto protettivo, onde evitare che possano essere toccate da chi smaltisce i nostri rifiuti.
Il metodo più usato per rigenerare una mascherina FFP è sicuramente quello di conservarla in un ambiente ventilato (meglio se all’aperto) per almeno 12 ore. In questo modo eventuali cariche virulente “dovrebbero” sparire.
Secondo metodo è dato dalla possibilità di usare disinfettati alcolici con percentuali di circa il 70%. In questo modo l’azione disinfettante arriva in profondità preservando forma e struttura della mascherina stessa. Vi suggeriamo di aspettare qualche ora prima di utilizzare una mascherina trattata in questo modo.
Il terzo metodo è usare uno strumento a raggi UV. Anche in questo modo si garantisce una buon grado di sterilizzazione.
Ultimo, ma non per questo meno valido, usare il vapore del ferro da stiro. Il vapore sterilizza praticamente tutto e riesce ad entrare anche in profondità.
Sono metodi garantiti al 100%?
Prendete questi metodi con le dovute cautele. Purtroppo non è stata comprovata la loro efficacia anche se tecnicamente non dovrebbero esserci grossi problemi.
Come avete visto non è propriamente semplice orientarsi in questo “nuovo mondo”. Speriamo di aver fatto luce su questo strumento quotidiano con cui dovremo imparare a convivere ancora per un pò. Sempre nella speranza che questa emergenza Coronavirus termini al più presto.